Inquinamento, energia pulita, mobilità, ma anche diritto al lavoro e alla salute, parità di genere e disabilità. Sono tanti i temi affrontati dai 500 giovani studenti e studentesse che hanno aderito al progetto “Coopcast”, proposto dall’Area formazione e cultura cooperativa della Federazione alle Cooperative Formative Scolastiche (CFS) impegnate nell’alternanza scuola-lavoro, dando vita al primo podcast italiano realizzato da più classi di scuole diverse, intitolato “Futuro a chi?”.
“Il proseguire delle limitazioni dovute alla pandemia – spiega Arianna Giuliani, che insieme alle colleghe Sara Caldera e Laura Trentini, segue l’attività di educazione cooperativa nelle scuole – ha messo a rischio molti dei progetti di alternanza scuola-lavoro ideati dalle cooperative scolastiche. Per questo abbiamo progettato un piano alternativo, che si è rivelato molto efficace, perché ha permesso a ragazzi e ragazze di acquisire nuove competenze sempre più richieste dall’attuale mondo del lavoro”.
Venticinque le classi, terze e quarte di 14 istituti superiori di secondo grado del Trentino, che hanno raccolto la sfida e nel corso dell’anno scolastico hanno imparato, ad esempio, a scrivere un testo per la voce, raccogliere informazioni, verificare le fonti e registrare un podcast.
E questa mattina, nel corso di una diretta YouTube che ha sancito la pubblicazione del podcast sulle principali piattaforme, i giovani autori hanno avuto modo di presentare la loro opera all’assessore provinciale all’istruzione Mirko Bisesti, all’assessore provinciale alla cooperazione Mario Tonina e al presidente della Cooperazione Trentina Roberto Simoni.
“Questa iniziativa – ha commentato Bisesti – dimostra come si possano creare relazioni sane tra mondo della scuola e imprenditoriale. In particolare, progetti come quello presentato oggi offrono un metodo per sviluppare un’opinione più aperta sulle questioni che ci riguardano, aiutando a sviluppare pensiero critico”.
“I podcast realizzati dalle Cooperative Formative Scolastiche – ha aggiunto Tonina – sono dei veri e propri laboratori per lo sviluppo di competenze trasversali. Informatica, comunicazione, giornalismo, imprenditorialità: in questi progetti ci sono elementi che ne fanno un vero e proprio ponte tra la scuola e il mondo del lavoro. Attraverso il progetto Coopcast vediamo un utilizzo delle tecnologie digitali che va al di là dell’emergenza, e che si proietta su un tema che a me sta molto a cuore, quello dello sviluppo sostenibile, dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite”.
“Credo che le giovani generazioni – ha concluso Simoni – abbiano bisogno di conoscere il mondo della cooperazione e il nostro modo di fare impresa. Il nostro sistema, a sua volta, ha bisogno dei giovani per restare al passo in un mondo sempre più orientato alla sostenibilità e al digitale. In questa prospettiva, il gioco di squadra e la capacità di creare rete diventano componenti fondamentali per superare ogni difficoltà e creare un futuro migliore”.
Ad accompagnare le CFS nella realizzazione della loro prima creazione anche Mattia Mascher, esperto di educazione cooperativa e comunicazione sociale, e Gabriele Casagrande, ingegnere del suono in arte BigHouse, che ha curato la post-produzione e composto le musiche di accompagnamento, che si sono complimentati con ragazze e ragazzi per come hanno saputo organizzarsi tra loro, dividendosi i compiti e cooperando, nonostante le difficoltà dovute al distanziamento imposto dalla pandemia.
Il progetto è stato apprezzato anche dai due ospiti, esperti di comunicazione audio, intervenuti per condividere con gli studenti la propria esperienza: Francesca Re, giornalista e socia fondatrice della cooperativa Mercurio, che ha fondato la web radio universitaria “Sanbaradio”, e Carlo Annese, giornalista e fondatore della piattaforma italiana di podcast giornalistici “Piano P”.
(Fonte: Uff. Stampa PAT)