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21 Giu 2021

Gli “Jugend 2000”, il volto giovane della fede tedesca

Sono la “meglio gioventù” della Germania credente. Uno dei movimenti in cui confluiscono i giovani cattolici tedeschi, desiderosi di vivere una relazione autentica con Cristo. Sono gli Jugend 2000 (Gioventù 2000).

Il gruppo getta le sue radici negli anni ´80 quando Ernest Williams, un giovane studente inglese folgorato dall’esperienza di Medjugorje e dal mandato di Giovanni Paolo II ai giovani, di essere protagonisti della nuova Evangelizzazione, decide di riunire i suoi coetanei intorno all’Eucarestia fondando gli “Youth 2000”. Condividendo le stesse intuizioni, Richard Sohler fondava in Germania. Più o meno nello stesso periodo, gli Jugend 2000. I due si conosceranno nell’estate del 1990 durante il primo Festival dei giovani di Medjugorje.

Attiva negli Jugend 2000 dal 2013, Dorothea Ludwig – che oltre ad essere responsabile federale per la Formazione, dirige il Festival Internazionale di Preghiera – spiega ad Aci Stampa il carisma e le principali attività degli Jugend 2000.

Signora Ludwig, quali sono i principi che ispirano gli Jugend2000? 

Fin dall’inizio, siamo stati sostenuti da tre pilastri: l’Eucaristia, Maria e la fedeltà agli insegnamenti della Chiesa. Nel nostro movimento troverete molti giovani che si sono innamorati di Cristo nell’Eucaristia. Maria è il nostro modello e la nostra protezione in questo viaggio verso e con Cristo. Gli insegnamenti della Chiesa ci danno un solido fondamento e l’orientamento di cui abbiamo particolarmente bisogno in tempi turbolenti come questi.

Nel sito web degli Jugend2000 si legge: “Vediamo il nostro compito principale nel condurre i giovani a una nuova e profonda relazione con Dio e nel permettere loro di vivere una vita di pienezza”. Come svolgete questo compito?

Da un lato, con i nostri eventi cerchiamo di raggiungere nuovamente i giovani e di raccoglierli là dove sono e di creare spazi dove si possa veramente incontrare Dio. D’altra parte, vogliamo aiutare coloro che hanno intrapreso questo viaggio con Dio a vivere effettivamente questa fede con coerenza nella vita quotidiana e a crescere in essa, ad esempio nei gruppi di preghiera e di casa o anche attraverso sussidi Come il nostro piccolo libro “Life hacks for young catholics” di P. Stephen Wang.

Che relazioni avete con la Chiesa, con le diocesi?

È molto importante per noi essere in buono scambio con le rispettive diocesi in cui siamo attivi e lavorare bene insieme. Siamo particolarmente attivi in 9 diocesi del sud della Germania dove la maggior parte dei nostri gruppi ha già un riconoscimento ecclesiastico. È un dono per noi essere attivi con il nostro movimento con la benedizione e un permesso ufficiale della Chiesa.

Lei dirige il Festival internazionale di preghiera. Può descrivere brevemente di che si tratta? 

I Festival di preghiera degli Jugend 2000 si ispirano principalmente al Corpus Domini. Gesù viene portato in luoghi dove altrimenti non sarebbe visibilmente presente, incontra e trasforma noi e ciò che ci circonda e rende la sua presenza una benedizione. Pertanto, i Festival di preghiera sono ritiri eucaristici che di solito non si svolgono nelle chiese, ma nelle scuole o nelle sale parrocchiali, per esempio. In un Festival di preghiera, i giovani sono invitati a conoscere Gesù in modo nuovo o migliore, ad adorarlo, a condividere e approfondire la loro fede tra di loro. In termini pratici, questo significa celebrare insieme la Messa ogni giorno e ascoltare discorsi sulle verità fondamentali della fede, come l’Eucaristia, la confessione e il nostro rapporto con Maria. C’è spazio per le lodi, il rosario quotidiano e anche l’adorazione silenziosa. Questa è una caratteristica speciale del Festival della preghiera: Cristo è in mezzo a noi nell’Eucaristia per tutto il fine settimana, circa 40 ore, e tutto è incentrato su di lui.

Può fare una stima di quanti giovani hanno già aderito agli Jugend 2000?

Non è facile rispondere, perché non c’è un’adesione formale al movimento. Con i nostri eventi come il Festival Internazionale di Preghiera raggiungiamo circa 2000 giovani. Il lavoro è svolto dai nostri collaboratori – attualmente sono circa 150 – che rinnovano il loro impegno per un anno alla volta.

Perché pensa che questi eventi attraggano così tanti giovani? 

In questo tempo, ci sono pochi luoghi dove i giovani parlano apertamente tra di loro della fede personale. Tuttavia, la questione del senso della vita, della verità, del superiore, dell’orientamento è molto presente nei cuori. La Chiesa cattolica ha queste risposte e noi vogliamo veicolare questa fede in un modo che i giovani la possano capire e accettare – dopo tutto, noi stessi viviamo in questo mondo, conosciamo i problemi che la vita quotidiana porta e possiamo capirne le difficoltà. Tutto sommato, possiamo dire che cerchiamo di vivere e trasmettere la nostra fede in modo autentico e gioioso, e notiamo che ciò risulta convincente.

(ACI Stampa)