Domani, mercoledì 14 luglio alle 18.00, nello spazio antistante al Liber Cafè all’interno del parco di Piazza Dante, si parlerà de “Il monumento di Dante, l’ombelico del mondo” e si verrà condotti nel X Canto dell’Inferno.
Nell’ambito della mostra “Dalle parole al bronzo” la Fondazione Museo storico del Trentino lo scorso 7 luglio ha dato il via a un ciclo di incontri settimanali aperti alla cittadinanza in cui si approfondisce un aspetto della storia di piazza Dante, del monumento, del suo uso simbolico e del rapporto con altri monumenti eretti in Tirolo.
Domani l’intervento di Tommaso Baldo dal titolo ”Il monumento di Dante, l’ombelico del mondo” illustrerà come Piazza Dante, dal 1896 al 1914, sia stata il palcoscenico pubblico delle identità e delle appartenenze ideologiche dei trentini. All’ombra del monumento dedicato al Sommo Poeta, associazioni politiche, culturali, sportive e religiose declinarono la propria idea di “Trentino” in diverse manifestazioni e cerimonie, provando spesso a lasciarne un segno tangibile nei diversi busti eretti in quel periodo.Elena Galvani e Jacopo Laurino (Stradanova Slow Theatre) condurranno poi gli spettatori nel X Canto dell’Inferno, in cui sono puniti gli eretici, costretti a stare dentro a sepolcri scoperti e infuocati fino al giorno del Giudizio Universale, quando questi verranno chiusi. Tra questi appare la figura centrale del canto, Farinata degli Uberti, capo ghibellino, artefice della vittoria contro i Guelfi nella battaglia di Montaperti, morto nel 1264 ma condannato come eretico in seguito alla vittoria guelfa a Benevento, e quindi disseppellito.
Fonte: Fondazione Museo storico del Trentino