Vedere, condividere, custodire. Sono le tre parole che Papa Francesco usa nella omelia per la giornata degli anziani. La Messa nella Basilica vaticana è stata presieduta dall’ Arcivescovo Fisichella che ha letto il testo del Papa.
Doveva esserci Francesco a presiedere la Messa per la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, ma è ancora in convalescenza dopo l’intervento all’intestino di inizio luglio.
Vedere come fa Gesù, scrive il Papa, e ricordare lo sguardo degli anziani, vedere con “ uno sguardo che sa cogliere il bisogno di ciascuno” e “noi: quale sguardo abbiamo verso i nonni e gli anziani?” Domanda il Papa :
Condividere come Gesù invita a fare nella pagina del Vangelo di oggi, la moltiplicazione dei pani e dei pesci. “Oggi- sc rive Francesco- c’è bisogno di una nuova alleanza tra giovani e anziani, c’è bisogno di condividere il tesoro comune della vita, di sognare insieme, di superare i conflitti tra generazioni per preparare il futuro di tutti”.
E infine custodire, perché “i nonni e gli anziani non sono degli avanzi di vita, degli scarti da buttare. Sono quei pezzi di pane preziosi rimasti sulla tavola della nostra vita, che possono ancora nutrirci con una fragranza che abbiamo perso, “la fragranza della misericordia e della memoria””.
E così conclude la sua riflessione il Papa: “Fratelli e sorelle, i nonni e gli anziani sono pane che nutre la nostra vita. Siamo grati per i loro occhi attenti, che si sono accorti di noi, per le loro ginocchia che ci hanno tenuto in braccio, per le loro mani che ci hanno accompagnato e sollevato, per i giochi che hanno fatto con noi e per le carezze con cui ci hanno consolato. Per favore, non dimentichiamoci di loro. Alleiamoci con loro. Impariamo a fermarci, a riconoscerli, ad ascoltarli. Non scartiamoli mai. Custodiamoli nell’amore. E impariamo a condividere con loro del tempo. Ne usciremo migliori. E, insieme, giovani e anziani, ci sazieremo alla mensa della condivisione, benedetta da Dio”.
(ACI Stampa)