Gli amministratori di Trentino e Veneto e dei 15 comuni presenti sull’area si sono detti pronti ad avviare un percorso per la candidatura Patrimonio Unesco del monte Baldo, nel corso di un seminario sopra Malcesine al quale è intervenuto il vice presidente della Provincia e assessore all’ambiente, Mario Tonina, assieme all’assessore alla cultura della Regione Veneto, Cristiano Corazzari.
Lo comunica la Provincia di Trento.
A tale riguardo è stato deciso di far partire, a breve, un tavolo tecnico al quale parteciperanno tutti i soggetti interessati, al fine di approfondire la questione e i dubbi di natura tecnica.
L’alternativa alla candidatura come bene Patrimonio Unesco potrebbe essere il programma “L’uomo e la biosfera”, Man and the Biosphere – Mab, un programma scientifico intergovernativo
avviato dall’Unesco nel 1971 per promuovere su base scientifica un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente attraverso la tutela della biodiversità e le buone pratiche dello sviluppo sostenibile.
“Non partiamo da zero – ha sottolineato l’assessore Tonina – perchè già nella precedente legislatura e in quella attuale abbiamo fatto una serie di incontri per valutare la questione, coinvolgendo i comuni interessati. Noi siamo convinti, anche sulla base della positiva esperienza Dolomiti Unesco, che questa sia la strada giusta, ovvero l’unica iniziativa che possa dare un ritorno concreto e un’importante opportunità di valorizzazione del Baldo, se sapremo lavorare insieme costruttivamente”.
Amministrativamente, il monte Baldo è attualmente diviso tra la Regione Veneto (58%) e la Provincia autonoma di Trento (42%) e tra 15 comuni: dieci veneti (Brentino Belluno, Brenzone sul
Garda, Caprino Veronese, Costermano sul Garda, Ferrara di Monte Baldo, Garda, Malcesine, Rivoli Veronese, San Zeno di Montagna, Torri del Benaco) e cinque trentini (Ala, Avio, Brentonico,
Mori, Nago-Torbole.
(ANSA).