Il Papa ha ricevuto ieri i partecipanti ad un congresso sul dialogo interreligioso in Argentina. La Sala stampa della Santa Sede ha pubblicato solo oggi il discorso dell’udienza. Il Pontefice ha sollecitato i presenti a parlare con l’altro senza paure.
Nel suo discorso in lingua spagnola il Papa ha detto che “le confessioni religiose non sempre hanno dialogato. Il cambiamento sta nel fatto che prima si parlava con lo specchio; ti guardavi e ti rispondevi, e condannavi quelli che stavano fuori, li schedavi”.
Quando aveva circa quattro anni, chiese sua nonna chi fossero due signore dell’Esercito della Salvezza che avevano incontrato per strada. Lei rispose: “Sono protestanti, però sono buone”.
Il Papa parla anche degli ebrei. “Quando ero arcivescovo, ho accompagnato, mentre stava morendo, uno di quei compagni ebrei, che non aveva rinnegato la propria fede”, dice il Pontefice.
Il Papa conclude: “non siamo isole” e che nel dialogo non bisogna dire agli altri: “La mia Chiesa è l’unica, la vera, voi siete di seconda o di quarta categoria”.