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14 Ott 2024

Depurazione, rifiuti e bonifiche, piano da 248 milioni di euro

La Giunta provinciale ha approvato il Documento di programmazione degli interventi di legislatura nel settore delle opere igienico-sanitarie. Una pianificazione pari a 248.158.022,41 euro. Il provvedimento è stato illustrato oggi dall’assessore Giulia Zanotelli e dal dirigente generale del Dipartimento Roberto Andreatta. “Un disegno – sottolinea l’assessore – che comprende il miglioramento della qualità della raccolta differenziata, il potenziamento degli impianti, fino alla realizzazione dell’impianto di chiusura del ciclo dei rifiuti nel nostro territorio, in un’ottica di autosufficienza e responsabilità per il Trentino anche in quest’ambito”.

La sezione dedicata agli impianti di depurazione prevede investimenti per 199.542.596,75 di euro, di cui circa 120.000.000 utilizzati per il nuovo depuratore Trento Tre. Attualmente, sono operativi sul territorio provinciale 70 impianti di trattamento biologico. Queste infrastrutture garantiscono una copertura di oltre il 90% del fabbisogno della popolazione, con una rete di collettori principali intercomunali di circa 520 chilometri.

Tra i progetti previsti nel Dopi ci sono l’ammodernamento del depuratore di Arco (100.000 euro sono stanziati per la fase progettuale) e le stazioni di sollevamento di Besenello-Calliano-Trento 3 e completamento del collettore. Un intervento, quest’ultimo, che costituisce il completamento della rete di fognatura nera, già realizzata, che consentirà di alimentare il nuovo depuratore di Trento 3.

Il relativo stanziamento è di 1.000.000 di euro. Previsti interventi di bonifica per 48.615.425,66 euro, dei quali 29.047.710,25 destinati bonifica della discarica della Maza nel Comune di Arco, funzionale anche alla riqualificazione dell’area che ospiterà il completamento della nuova viabilità relativa al collegamento stradale San Giovanni-Cretaccio.

Lo stanziamento viene integrato di 3.000.000 di euro per coprire l’aumento dei costi delle materie prime, che la norma sui lavori pubblici prevede di rifondere all’operatore economico, e per far fronte ai maggiori oneri derivanti alla maggiore quantità di rifiuto presente sul fondo della discarica.

(ANSA)