Sarà Padre Enzo Fortunato il presidente del nuovo comitato voluto da Papa Francesco per la tutela dei Bambini.
L’annuncio è arrivato oggi nella Giornata Mondiale del Bambino con un appuntamento per il 3 febbraio 2025 per l’Incontro Mondiale dei diritti dei Bambini intitolato “Amiamoli e Proteggiamoli”. Il Pontificio Comitato per la Giornata Mondiale dei Bambini nasce con un Chirografo di Papa Francesco che spiega: “lo sguardo del bambino è uno sguardo spalancato sul mistero, che vede ciò che gli adulti stentano a vedere. Perciò il discepolo è chiamato a crescere nella fiducia, nell’abbandono, nello stupore, nella meraviglia: tutte caratteristiche che l’età e la disillusione, spesso, spengono nell’uomo”. Inoltre “l’essere umano già da bambino è soggetto di diritti inalienabili, inviolabili e universali” per cui “davanti al dilagare della violenza e dei pericoli che calpestano la vita e la dignità dell’infanzia, con ancor più forza essa si fa interprete delle loro esigenze di fronte a tutte le Nazioni”.
Il Papa elenca i diritti dei bambini: essere riconosciuti, accolti e compresi dalla madre, dal padre e dalla famiglia, per avere fiducia; essere circondati di affetto e godere di una sicurezza affettiva, sia che essi vivano con i loro genitori o meno, per scoprire la propria identità; avere un nome, una famiglia e una nazionalità, rispetto e buona reputazione, per godere di sicurezza e stabilità affettiva nelle loro condizioni di vita e di educazione”. Inoltre “il diritto del bambino a crescere coinvolge la responsabilità educativa anche della Chiesa insieme ai genitori e alla comunità civile. I bambini hanno bisogno di trovare, nella Chiesa, l’espressione di Gesù Buon Pastore nel volto di chi assume l’educazione e formazione quale missione ed apostolato, consapevole del proprio impegno educativo”.
La Giornata Mondiale dei Bambini servirà a “dare voce ai diritti dei bambini e porre al centro dell’azione pastorale della Chiesa la stessa attenzione che ebbe Gesù nei loro confronti, ripartendo dalla «voce dei bimbi e dei lattanti» (Sal 8,3) per affermare la potenza e la gloria di Dio; promuovere un’esperienza di Chiesa universale che si esprime nelle dimensioni diocesane e nazionali, affinché tutta la comunità cristiana diventi sempre più una comunità educante capace prima di tutto di farsi evangelizzare dalla voce dei piccoli; permettere alla Chiesa universale di rivestirsi dei sentimenti dei piccoli richiamati dal Salvatore, perché si spogli dei «segni del potere e si rivesta del potere dei segni» per diventare casa accogliente e vivibile per tutti, iniziando dai bambini; far sempre meglio conoscere, amare e servire Nostro Signore Gesù Cristo ai bambini nel suo volto di Amico e Buon Pastore, e radicare la loro fede nella tradizione dei santi bambini che la Chiesa ha avuto in dono e che custodisce come patrimonio spirituale, da trasmettere ai piccoli, alle loro famiglie e ai loro educatori; mettere in risalto, sia nella preparazione catechistica che nella celebrazione, la Chiesa come madre”.
Il Pontificio Comitato per la Giornata Mondiale dei Bambini ha il ruolo di coordinamento dei delle iniziative dei Comitati organizzativi nazionali e regionali e sarà disponibile a collaborare con i competenti Uffici pastorali delle Chiese particolari e delle Conferenze episcopali.
Pubblicato anche uno statuto del “Pontificio Comitato per la Giornata Mondiale dei Bambini è un’Istituzione Collegata con la Santa Sede, ai sensi dell’art. 241 della Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium. Esso gode di personalità giuridica canonica pubblica ed ha sede nello Stato della Città del Vaticano. § 2. Il Pontificio Comitato è costituito per l’animazione ecclesiale e l’organizzazione pastorale della Giornata Mondiale dei Bambini, secondo la volontà e le indicazioni del Romano Pontefice, dal quale dipende direttamente” si legge nelle prime righe.
Si tratta di una struttura in più nella Curia, i compiti di cui si occupa sono quelli che il Pontificio Consiglio per i laici svolgeva per le varie Giornate Mondiali, dei giovani e delle Famiglie. Il Comitato ha fondi e struttura propria e risponde direttamente al Papa.
(ACI Stampa)