Il tavolo tecnico sulla riforma dell’Autonomia della Provincia di Trento e Bolzano ha concluso i suoi lavori. I risultati saranno trasmessi alla Presidenza del Consiglio dei ministri per ulteriori discussioni. Nel corso della riunione è stato raggiunto un accordo su molti punti. Tuttavia, alcune questioni rimangono irrisolte e richiedono una decisione a livello politico. Come apprende l’ANSA, i nodi riguardano soprattutto le “richieste politiche”, avanzate dal deputato Alessandro Urzì, che saranno ora affrontate a “livello politico”.
Il parlamentare di FdI chiede la riduzione dell’obbligo di residenza per accedere al voto attivo in Alto Adige da quattro a un anno; un assessore comunale di lingua italiana anche nel caso dell’elezione di un solo consigliere di questo gruppo linguistico; la presenza degli italiani in giunta provinciale secondo la proporzionale etnica; e non secondo il risultato elettorale e, infine, un Consigliere di stato di lingua italiana.
“Nel gruppo di lavoro tecnico abbiamo raggiunto l’obiettivo della stesura di un testo in grande parte condiviso con una relazione tecnica su alcune questioni ancora da risolvere. Ora spetta al livello politico prendere le ultime decisioni e avviare la riforma”, ha spiegato il presidente della Provincia, Arno Kompatscher. La consegna del documento conclusivo del tavolo tecnico “segna un ulteriore passo avanti verso la conclusione dei negoziati” sulla riforma dell’Autonomia. Le questioni ancora aperte saranno affrontate nel confronto diretto tra il Governo e i rappresentanti degli Enti autonomi.
(ANSA)