Il green pass non è obbligatorio in Trentino per assistere ad eventi sportivi, teatrali, culturali e nei cinema, siano essi al chiuso o all’aperto. Tuttavia può essere richiesto da gestori e organizzatori qualora intendano consentire un maggiore afflusso di pubblico rispetto ai limiti stabiliti a livello nazionale. La specifica -specifica la Provincia in una nota- è contenuta in una nuova ordinanza interpretativa, firmata dal Presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti. In questo modo, Piazza Dante chiarisce i contenuti della norma in vigore dallo scorso 2 luglio, alla luce dei dubbi sollevati da alcuni operatori del settore dello spettacolo. “L’attenzione da parte dell’Amministrazione provinciale rimane massima nei confronti di settori che hanno particolarmente sofferto le restrizioni per il contenimento della pandemia – sono le parole degli assessori provinciali alla cultura Mirko Bisesti e allo sport e turismo Roberto Failoni -. Per questo motivo la Provincia intende garantire la possibilità di accedere a spettacoli ed eventi sul territorio in maniera agile così come previsto dalle linee guida nazionali, ma anche di garantire un maggiore afflusso di pubblico grazie al Green pass, cogliendo una ulteriore opportunità per il rilancio di questi settori”. Per gli eventi sportivi – sia in ambiente chiuso sia in strutture all’aperto – l’accesso è consentito occupando fino al 25 per cento della capienza massima consentita (fino a 500 unità al chiuso e 1.000 all’aperto), mentre con il Green pass può essere occupata la metà dei posti e viene cancellato il limite massimo. Per quanto riguarda invece gli spettacoli di qualsiasi genere in impianti e strutture al chiuso e all’aperto, senza Green pass gli spettatori possono occupare il 50 per cento dei posti disponibili (fino a 500 unità al chiuso e 1.000 all’aperto), mentre con la certificazione viene tolto il numero massimo di spettatori presenti contemporaneamente.
Fonte: ANSA