È in libreria e in forma digitale “La linea nel deserto”, la biografia di Max Calderan, esploratore e primo uomo al mondo capace di attraversare i 1.100 km del deserto di sabbia più grande al mondo, il Rub Al Khali in Arabi Saudita. È passato dove prima nessuno lo aveva mai fatto o, se lo aveva tentato, non ne era più uscito.
Edito da Gribaudo e scritto a quattro mani con Simona Recanatini racconta la storia di un bambino che sogna di andare su Marte. “La realizzazione di una missione spaziale umana su Marte resta uno degli obiettivi che l’astrofisica deve ancora portare a termine, ma da bambino già sapevo che era alla mia portata. Questa mia volontà era talmente radicata in me che un mio caro amico di infanzia, ancora oggi, se la ricorda molto bene. Questo desiderio ha condizionato la mia vita di bambino e ha avuto su di me un impatto dirompente – commenta l’autore – Marte era l’obiettivo: non ho mai permesso a nessuno di rovinare il mio progetto di partire per un “luogo” così lontano e remoto.
Quando mi capitava di condividere questo sogno con altre persone o con altri bambini, infatti, ne parlavo con la convinzione che ce l’avrei fatta. Sapevo che ci sarei andato, su Marte, un giorno. E sapevo che sarei riuscito a restare sempre sveglio”.
Quarant’anni dopo quel bambino, ormai uomo, attraversa un deserto talmente imponente da essere battezzato la “quarta parte” dopo terra, cielo e mare. È nata così la Calderan Line, che però non è solo una traccia nel deserto, ma uno stile di vita in cui si abbracciano scienza, salute, natura e movimento, come spiega nel libro.
(ANSA).