Sostenere quelle popolazioni colpite dalla guerra o disastri naturali e che per questi motivi si trovano in condizioni disperate.
È questa la filosofia che continua a contraddistinguere l’impegno della regione Trentino-Alto Adige/Südtirol che ha deciso di finanziare su proposta dell’assessore regionale agli aiuti umanitari Giorgio Leonardi 39 progetti promossi da alcune associazione del territorio in tutto il mondo. L’attenzione maggiore è concentrata nei confronti dell’Africa (30) segue l’America del sud (6), l’Europa dell’est (2) e a chiudere l’Asia (1). La nazione che in assoluto avrà maggiore attenzione è la Tanzania.
Nel paese del continente nero la giunta regionale si interesserà a sei progetti. Tra questi quello più interessante è curato da Servus o.d.v. e riguarda la costruzione di una scuola a Kigamboni nel Dar es Salaam. Qui c’è già un istituto dove si insegna alle ragazze a cucire, leggere/scrivere, modellare, contabilità, inglese, giardinaggio e allevamento di polli. Ma visto il grande successo e le molte richieste da tutta la regione si è deciso di realizzarne una nuova e più grande per accogliere più studenti. La maggior parte dei progetti, infatti, mira a promuovere l’istruzione e l’insegnamento di un lavoro.
È il caso dell’Etiopia dove si sosterrà l’ampliamento dell’istituto professionale St. Anthony College TVET proposto dai Medici dell’alto Adige per il mondo. Qui si insegna metallurgia, informatica, tessitura e costruzioni. Ora l’obiettivo è costruire un convitto, una biblioteca e un nuovo atelier di metallurgia. In Benin, invece, la regione aiuterà il gruppo missionario “Un pozzo per la vita” a completare la scuola secondaria nel villaggio di Gougnenou e l’assocazione Atout African a completare la scuola elementare nel villaggio di Assogbenou-Daho con la realizzazione di tre nuove classi, una cucina, un pozzo e un sistema fotovoltaico. Stessa cosa in America del sud dove, ad esempio, in Perù si finanzierà parte del progetto che vede impegnata l’associazione “La goccia” a costruire un nuovo centro scolastico a San Josè de Sisa.
“Crediamo che formazione, cultura e istruzione possano aiutare i Paesi più poveri a risollevarsi – spiega l’assessore Leonardi. Le scuole hanno aperto la strada per una via professionale e umana di successo per molte persone e forniscono un rifugio sicuro per molti bambini”.
(Fonte: Uff. Stampa Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol)