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25 Ago 2021

L’arte urbana di Ciredz a piazza Don Bosco a Bolzano

E’ la geometria delle sfumature cromatiche, tratto caratteristico dell’arte urbana di Ciredz, a dare nuova dimensione alla parete cieca e inviolata del palazzo Ipes che si affaccia su piazza Don Bosco, a Bolzano.

L’edificio al civico 9 di via Sassari è diventato un’immensa tela verticale che ospita la quinta e penultima opera murale di “Breathe” Project. Un percorso artistico ideato da Outbox – Urban Art in
South Tyrol, in collaborazione con la cooperativa sociale Young Inside e con il decisivo sostegno della Ripartizione Cultura italiana della Provincia di Bolzano, che in pochi mesi ha portato in Alto Adige i lavori in parete di artisti locali, italiani e internazionali dalle sensibilità  più diverse.

E così,  dopo “Mimesi” del cagliaritano Tellas in via Brennero a Bolzano, “Sera – Abend” della spagnola Elisa Capdevila a Merano in piazza San Vigilio, “Punto di fuga – Fluchtpunkt” dell’altoatesino Egeon alle scuole “Gandhi” di Laives e “Tempus fugit” dello spagnolo Escif alla Berufsschule di Brunico – il protagonista del nuovo progetto murale che sta contaminando la provincia è ora l’artista sardo noto per la sua tecnica capace di trasformare pareti piatte e bidimensionali in mappe topografiche a segmenti di colore in tonalità  dégradé.

Ciredz, all’anagrafe Roberto Cireddu, è uno degli interpreti più interessanti del movimento urbano astratto italiano. Nasce nel 1981 in provincia di Cagliari e sviluppa presto una cifra stilistica unica con cui realizza opere astratte site-specific di vaste dimensioni. Ha partecipato al Katowice Street Art Festival in Polonia e all’Asalto Festival in Spagna, all’Altrove Festival in Italia come a WeaArt in Danimarca, oltre al celebre Village Underground Wall a Londra.

(ANSA).