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14 Apr 2022

Duecento preti e religiosi in cattedrale con il vescovo Lauro per la Messa del Crisma

“Annoto con commozione la grande disponibilità vostra e delle comunità a voi affidate nell’ospitare i fratelli e le sorelle ucraini. Ad oggi avete aperto le porte di ben 25 canoniche, con oltre cento profughi accolti”. Il grazie dell’arcivescovo Lauro risuona nella cattedrale di Trento nella mattinata di questo 14 aprile, Giovedì Santo, durante la Messa del Crisma: ad ascoltare monsignor Tisi oltre duecento preti e religiosi che in questo giorno si uniscono al vescovo ricordando la loro ordinazione presbiterale, ma anche molti fedeli. Nel corso della liturgia sono stati benedetti gli olii santi: l’olio per l’unzione degli infermi, l’olio dei catecumeni (coloro che si preparano al battesimo) e l’olio del crisma (usato nel conferimento di battesimo, cresima e nelle ordinazioni sacre) da cui prende nome la celebrazione e sul quale tutti i concelebranti hanno steso la mano invocando lo Spirito Santo.

Per l’Arcivescovo la “grande urgenza” dell’oggi è “tornare al reale”. Di qui l’invito, in particolare al clero trentino, a fare “ritorno alla concretezza della vita con le sue immancabili luci e ombre: credo – precisa l’Arcivescovo – sia il dono da invocare in questo giorno in cui facciamo memoria del nostro ministero presbiterale”.

Questa sera con la s. Messa in memoria dell’ultima cena di Gesù inizia il Triduo Pasquale. In cattedrale, nella messa presieduta dall’arcivescovo Lauro alle ore 20.30 non vi sarà il rito della lavanda dei piedi, considerate le limitazioni causa Covid.