Sostienici
03 Mag 2022

Ristoratori, Trentino in controtendenza

Non mancano le sorprese nel bilancio dell’Associazione Ristoratori del Trentino, presentato in occasione dell’assemblea annuale di categoria.
“1.142 è il numero di ristoranti presenti in Trentino nel 2021. Erano 1.102 nel 2020 e 1.084 nel 2019. Sempre di più, dunque. Un dato decisamente in controtendenza rispetto al resto d’Italia, dove dal 2019 si sono perse circa 14.000 imprese della ristorazione, 40.000 se consideriamo il più ampio settore dei pubblici esercizi. Il calo ha riguardato anche gli addetti: la pandemia ha lasciato sul campo una fuoriuscita di 240.000 lavoratori. Il dato significativo è che il 50% di questi era a tempo indeterminato. La composizione della forza lavoro nella ristorazione è composta al 60% da lavoratori part-time e per il restante full-time. Il 10% sono lavoratori stagionali, il 26% a tempo determinato, il 64% a tempo indeterminato. Più della metà dei lavoratori, compresi i titolari, è donna”. Così il presidente dell’Associazione ristoratori del Trentino, Marco Fontanari.
Il settore sta vivendo un momento di grandi cambiamenti, dopo 24 mesi di pandemia e alle prese con una stagione di rincari.
“In un sondaggio tra i nostri associati il 40% ritiene che la ripresa completa avverrà nel corso del 2022, un altro 40% la prevede per il 2023 mentre per il rimanente 20% essa non si verificherà prima del 2024”, ha proseguito Fontanari.
“Nonostante alcune criticità che ostacolano una ripresa piena, la guerra e soprattutto i rincari delle materie prime – ha aggiunto – direi che i ristoratori guardano con ottimismo ai prossimi mesi. Il 76% ha dichiarato di aver ritoccato i prezzi, con il 24% che non l’ha fatto.”

(ANSA)