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18 Mag 2022

Gli studenti restaurano la teleferica austroungarica

Grazie al “lavoro” degli studenti dell’Istituto Tecnico Pilati di Cles, il sito museale di Punta Linke, nei pressi del rifugio Vioz Mantova, riaprirà quest’estate alla visite offrendo un allestimento completo e più accattivante. Sarà infatti funzionanate la teleferica austroungarica recuperata dagli archeologi tra i ghiacci dell’Ortles-Cevedale a oltre 3.600 metri di altitudine, permettendo al visitatore una più agevole lettura della strumentazione presente nella stazione facilitando anche la comprensione del suo funzionamento..
Un progetto condiviso di tutela, conservazione e formazione che verrà presentato nel corso dell’incontro “La Grande Guerra a Punta Linke” in programma lunedì 23 maggio alle ore 17.30, a Peio e che ha visto gli studenti delle classe V meccanica-meccatronica degli anni scolastici 2020-21 e 2021-22, seguiti dai professori Sergio Cavallar, Gabriele Bortolotti e Gionny Preti, impegnati nel rifacimento dei pezzi mancanti del motore della teleferica. Un lavoro minuzioso che, oltre alle competenze tecniche e meccaniche, ha richiesto l’acquisizione di dati storici, l’apprendimento di nozioni di conservazione e restauro, la conduzione di rilievi e studi per la progettazione. Per realizzare qualcosa di concereto: il processo è culminato nella realizzazione dei singoli elementi, fedelmente ricostruiti nei laboratori dell’Istituto, utilizzando acciaio e alluminio affinché le parti nuove siano immediatamente distinguibili da quelle originali. Ricomposto grazie all’integrazione delle parti mancanti – tra cui l’albero a gomito, le bronzine, il cappello di biella e la puleggia motrice – oggi il motore può essere attivato manualmente, quantomeno a scopo dimostrativo. La teleferica sarà ricollocata a Punta Linke in previsione dell’apertura del sito nella prossima estate.

Con la ricostruzione delle parti mancati si conclude un importante percorso di ricerca, esempio positivo di collaborazione che vede la partecipazione di diverse istituzioni nella conservazione e fruizione di un patrimonio storico ampiamente condiviso come quello relativo alle testimonianze lasciate sul fronte alpino dalla Prima guerra mondiale.

Nel 2014 a Punta Linke, nei pressi del rifugio Vioz Mantova, nel Comune di Peio, è stato inaugurato ed aperto al pubblico un sito appartenente al fronte austriaco della Grande Guerra, dove si trovava la stazione di transito della teleferica che garantiva il collegamento tra Cogolo di Peio e il Coston delle Baracche Brusade e il rifornimento delle postazioni su quello che era il fronte di guerra più alto d’Europa. Unico nel suo genere tra quelli visitabili, il sito costituisce, con i suoi 3629 metri di altitudine, quello attualmente posto alla quota più elevata delle Alpi. Per garantire la conservazione, la struttura è stata adeguatamente restaurata e ogni anno, in concomitanza della apertura al pubblico, al suo interno vengono ricollocati, nell’esatta posizione in cui si trovavano al momento dell’abbandono, tutti i reperti rinvenuti, accuratamente restaurati. In questi anni il sito di Punta Linke ha fatto registrare migliaia di presenze e suscitato grande interesse.