Questa mattina l’Arcivescovo di Trento, monsignor Lauro Tisi, ha presieduto la benedizione degli ulivi presso la Basilica di Santa Maria Maggiore, la processione verso la Cattedrale e la celebrazione liturgica della Passione di Nostro Signore, dando così avvio alla Settimana Santa.
Nel corso dell’omelia, guardando alla Passione di Cristo, l’Arcivescovo si è posto, e ha posto, una domanda: «Come è possibile che un uomo crocifisso venga adorato quale Salvatore e Signore?». La risposta è determinante per la vita di ogni fedele, ma l’invito di monsignor Tisi è stato quello di «staccare gli occhi dalla croce e portarli sul crocifisso».
A vincere, il Venerdì Santo, non è la morte, bensì l’Amore, con l’iniziale maiuscola.
«Ora lo sappiamo: Dio è amore, solo amore, nient’altro che amore», ha proseguito l’Arcivescovo.
Da qui, il richiamo a ognuno: solamente nel seguire Cristo, nel farsi suoi discepoli, è possibile diventare a nostra volta portatori di vita, anziché di morte, forieri di Bene, anziché di Male.