Nell’ambito di cinque studi scientifici Christian Wiedermann, coordinatore dei progetti di ricerca dell’Istituto di medicina generale e Public Health di Bolzano, ha cercato di indagare le cause dello scetticismo vaccinale così diffuso in provincia di Bolzano. “La riluttanza a vaccinarsi – spiega una nota – è risultata essere più accentuata nelle aree rurali, tra le persone meno istruite e anche nelle famiglie con bambini piccoli“.
I cinque studi si basano su dati raccolti nei mesi di marzo e aprile 2021 in collaborazione con l’Istituto provinciale di statistica. Al sondaggio hanno partecipato 1.425 persone sulle oltre 4.000 invitate. Rispetto ad altre regioni e province italiane, la Provincia di Bolzano ha coperture vaccinali inferiori, sia per quanto riguarda la vaccinazione contro il Covid-19 che, in misura ancora maggiore, per le vaccinazioni obbligatorie e raccomandate. Per le vaccinazioni per l’infanzia le percentuali nel resto d’Italia nel 2021 si aggirarono intorno al 94%, in Alto Adige invece tra il 71 e il 75%.
“Lo scetticismo vaccinale può sicuramente essere ridotto: attraverso l’informazione e l’alfabetizzazione sanitaria, grazie a ‘testimoni’ affidabili e con narrazioni scientificamente fondate – osserva il prof. Wiedermann – In futuro dobbiamo quindi intensificare i nostri sforzi per combattere la disinformazione, per creare fiducia nelle autorità sanitarie pubbliche e tenere conto delle differenze culturali nelle nostre campagne vaccinali e di informazione sanitaria”.
(ANSA)