Fa discutere nel centrodestra altoatesino la decisione del commissario provinciale di Forza Italia Matteo Gazzini di rompere l’alleanza e presentarsi da solo come candidato sindaco a Laives. La cittadina alle porte di Bolzano il 26 maggio è chiamata a eleggere il successore dell’ex sindaco Christian Bianchi, passato in giunta provinciale. Per l’eurodeputato Gazzini si tratta di una doppia campagna elettorale, perché è anche capolista del suo partito nel collegio nordest alle europee dell’8 e 9 giugno.
Gazzini ha motivato la sua scelta di uscire dal centrodestra, che aveva individuato in Claudia Furlani la candidata sindaca, con offese formulate dal commissario uscente della Lega Maurizio Bosatra nei i suoi confronti, in quanto Gazzini era stato eletto a Bruxelles con la Lega, ma lo scorso dicembre era passato a Forza Italia. Inoltre, ha sostenuto Gazzini, Furlani è stata imposta da Bianchi. L’assessore provinciale ed ex sindaco Bianchi ha duramente criticato Gazzini, come anche il ‘suo’ assessore comunale uscente di Uniti per Laives Bruno Borin, ora capolista di Forza Italia.
“Giovedì, nella conferenza stampa del centrodestra, Gazzini aveva affermato, convintamente, che per lui Claudia Furlani era la prima scelta, la migliore, con tanto di apprezzamenti e complimenti: oggi, a meno di una settimana, si presenta lui come candidato sindaco, dimostrando di essere una persona politicamente e personalmente inaffidabile”, ha affermato Bianchi.
“Peggio di lui, Bruno Borin: assessore in carica di Uniti per Laives, si era candidato alle elezioni provinciali in Fratelli d’Italia. La settimana scorsa aveva annunciato di ritirarsi dalla politica e oggi si presenta come capolista di Forza Italia. Senza alcun rispetto, ne nei confronti di chi lo ha sostenuto come assessore fino ad oggi (Uniti) ne nei confronti di Fratelli d’Italia. Ma specialmente totalmente disinteressato alla città di Laives e ai suoi cittadini”, così Bianchi che ora esclude una futura collaborazione con Gazzini e Borin.
(ANSA).