E’ stata celebrata in aula in Consiglio provinciale la Festa dell’Europa. In occasione della giornata celebrativa, l’aula consiliare ha ospitato le relazioni degli esperti Elisa Bertò e Gabriel N. Toggenburg su "Alto Adige ed Europa", cui sono seguiti gli interventi di consiglieri e consigliere.
Il 9 maggio, nell’anniversario della presentazione, nel 1950, da parte dell’allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman, della dichiarazione con cui proponeva la creazione di una Comunità europea del carbone e dell’acciaio, si celebra la Festa dell’Europa. In occasione della giornata celebrativa, ogni anno il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano organizza un evento: in quest’ambito, la sala consiliare ha ospitato questa mattina la presentazione di due relazioni di esperti sul tema “Alto Adige ed Europa”, accolti dal presidente del Consiglio ha parlato di un’idea nata 70 anni fa quale progetto di pace, unità e benessere, da cui l’Alto Adige ha tratto grande beneficio.
Il presidente della Provincia ha parlato di un progetto di successo che ha garantito stabilità, e fatto riferimento ai vantaggi garantiti dall’Europa del pluralismo e dei valori proprio all’Alto Adige.
La prima a intervenire è stata Elisa Bertò, del Segretariato generale Euregio, che nel proprio intervento, ha voluto evidenziare alcuni punti di contatto tra la storia recente dell’Alto Adige e quella Europea e come, nel loro rispettivo costituirsi, esse abbiano dialogato: “Grande laboratorio di culture, di saperi, di esperienze, di tradizioni, di forme di autogoverno, come territorio di confine e di transito l’Alto Adige era destinato a confrontarsi con la sua dimensione europea e viceversa, per consentire un futuro di collaborazione, anche economica, di grande importanza per la pacificazione e la stabilità europea”, ha detto la relatrice.
Ha quindi preso la parola l’esperto di diritti umani Gabriel N. Toggenburg, che si è chiesto quanto è amica dell’Alto Adige la UE, quanto è amico della UE l’Alto Adige e che così davvero la UE. Per molti anni, ha detto, la UE è stata cieca nei confronti delle regioni e delle minoranze, e ciononostante, per l’Alto Adige, più utile del Consiglio d’Europa che tutela le minoranze: l’adesione congiunta all’UE di Austria e Italia ha, infatti, dissolto di fatto i confini tra gli Stati.
(ANSA)