Mercoledì 29 maggio si è celebrata presso la basilica di Sanzeno la messa nel nel giorno memoriale (era il 397 dC) e nel luogo del martirio di Sisinio, Martirio e Alessandro, “fondamento della nostra Chiesa” un forte appello alla comunità cristiana trentina a tornare al cuore gioioso della testimonianza evangelica.
Tra i tanti appelli fatti dall’Arcivescovo, in particolare l’invito ad essere granello di senape, il lievito, il bicchiere d’acqua regalato. Un’ocasione per ripartire lieti, con speranza e fiducia, sapendo che il Regno di Dio è in mezzo a noi, sta crescendo e sta andando verso il compimento.
Alla celebrazione è seguita la processione con le reliquie dalla chiesa di S. Maria alla Basilica.
Monsignor Tisi riprende poi la testimonianza di don Renzo Caserotti (“ne sono – ribadisce – letteralmente sopraffatto”) e in particolare, il “fatto che egli alla contemplazione della Parola regalava le ore migliori del giorno”, per rilanciare alla Chiesa trentina alcune domande cruciali sulla scia delle tre parole chiave del suo episcopato: Parola, Pane e Poveri. “Cara Chiesa di Trento – è l’appassionata esortazione del vescovo – verifica la tua agenda: a chi e a che cosa destini le tue ore migliori? Quali di queste dedichi alla Parola? Con quanta passione ti convochi nel Giorno del Signore? Quanti volti di uomini e donne affaticati dalla vita sono oggetto delle tue cure? Prendi di nuovo il largo, impara dai tuoi martiri, ricordati che la semina prevede le lacrime, ma poi lascia il passo alla gioia della mietitura”.
La liturgia eucaristica, concelebrata dai parroci (a cominciare da quello di Sanzeno padre Giorgio Silvestri) della Zona pastorale e animata dai cori riuniti delle Valli di Non e Sole, ha visto la partecipazione in pellegrinaggio dei fedeli di Gardolo, Canova, Meano, Vigo Meano e Gazzadina.
(Ufficio Diocesi Tn)