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29 Nov 2024

‘Ripensiamo il futuro dello sci’, l’appello di Cai Alto Adige

“Ripensiamo il futuro dello sci”. E’ l’appello congiunto di Alpenverein Südtirol, Cai Alto Adige, Climate Action, Dachverband für Natur- und Umweltschutz, Heimatpflegeverband, Nosc Cunfin e Mountain Wilderness, in occasione dell’avvio della stagione sciistica. La Giunta provinciale di Bolzano – si legge nella nota – ha recentemente aumentato di altri 22 milioni di euro i contributi pubblici per nuovi impianti di risalita. Le associazioni alpine e ambientaliste chiedono “un cambio di rotta deciso: cogliamo l’occasione dell’aggiornamento previsto del Piano di settore impianti di risalita e piste da sci per sviluppare nuove idee e trasformare l’Alto Adige in un modello di riferimento, la prima regione sciistica al mondo a emissioni zero, capace di rispettare il paesaggio, l’ambiente e le tradizioni, puntando su una mobilità pubblica sostenibile”. Le conseguenze del riscaldamento globale per l’industria dello sci sono chiaramente descritte anche nel Dossier Neve di Eurac Research (2021): “Entro la fine del secolo le condizioni della neve a 2000 metri corrisponderanno a quelle che si trovano oggi a 1000-1500 metri”. Secondo le associazioni alpinistiche e ambientalistiche, “il rinnovo del piano di settore impianti di risalita e piste da sci, che dovrebbe avvenire tra pochi mesi, è un’occasione per tracciare la rotta in questa direzione”. L’Alto Adige dovrebbe diventare “un modello da seguire: La prima regione sciistica al mondo a impatto climatico zero, che rispetta il paesaggio, l’ambiente e le tradizioni e si affida ai trasporti pubblici”. “È ora di dire chiaramente che coloro che si presentano come i protettori delle regioni montane e affermano di essere l’unica alternativa allo spopolamento della montagna, in realtà non fanno altro che spremere le regioni alpine declassandole a parco divertimenti, esercitando una pressione sempre maggiore sui delicati ecosistemi delle alte quote”, conclude la nota. (ANSA)