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12 Giu 2021

Il ministro Stefani visita il centro clinico Nemo di Trento

“La pandemia ha fatto emergere la forza dei servizi territoriali, capillari e diffusi. In quest’ottica è ancor più urgente che alle persone con disabilità sia garantita un’attenzione puntuale e di prossimità”.Lo ha detto il ministro per le disabilità, Erika Stefani, in visita per parlare di futuro, nuovi progetti e inclusione all’ospedale riabilitativo Villa Rosa di Pergine Valsugana e al Centro Clinico Nemo Trento.

“Per questo – ha aggiunto – lavoriamo al fine di rendere concreto ed effettivo il progetto di vita individuale, dove la persona deve diventare protagonista e i servizi devono essere ritagliati come un abito sartoriale sui suoi bisogni e i suoi progetti. Ed il Centro Clinico Nemo Trento è un esempio di come la sinergia virtuosa tra le istituzioni territoriali e il terzo settore possa generare buone pratiche di eccellenza, dal punto di vista scientifico e clinico, che hanno la ‘capacità sartoriale’ di dare risposte concrete ai bisogni di cura specifici, come quelli della comunità neuromuscolare”.

“Vorremmo che il Centro clinico Nemo Trento diventasse punto di riferimento nel settore delle patologie neuromuscolari e neurodegenerative del Nord Est Italia”, ha aggiunto il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti.

“Abbiamo voluto inaugurare questa struttura appena possibile, lo abbiamo fatto lo scorso febbraio, in piena pandemia, per dare un segnale di fiducia ai tanti bambini e adulti affetti da malattie neuromuscolari, che qui potranno trovare una risposta, e alla comunità trentina. Non ci siamo fermati con la pandemia, il nostro sistema sanitario è un’eccellenza anche grazie a centri come questo che coniugano ricerca e medicina, competenze specialistiche frutto di un’alleanza fra istituzioni, pazienti e medici”.

Il centro è stato inaugurato lo scorso 24 febbraio, con i suoi 1500 mq di superficie, 14 posti letto, 43 ricoveri e 140 visite ambulatoriali. In ricordo a Mirko Toller, protagonista di uno spot televisivo con Checco Zalone in sostegno alla ricerca sulla SMA e deceduto l’anno scorso, alla presenza della sua famiglia, delle associazioni dei pazienti e delle istituzioni della Provincia che oggi è stata intitolata la palestra riabilitativa del Centro.

(ANSA).